NeI suo nuovo romanzo "Compromesso con l’Assassino", il Collega genovese Mauro Colajacomo fa parlare due voci narranti: da una parte quella di un veterinarìo oberato da una professione che lo assorbe fra difficoltà, gratificazioni e frustrazioni, dall’altra quella di un uomo accusato di aver ucciso e fatto scomparire i corpo della moglie.
Nella ricerca della verità si delinea il profilo dei protagonisti, ciascuno con una propria opposta storia d’amore.
Sono figure per molti aspetti antitetiche seppur accomunate dalla comune sofferenza che pervade l’esistenza.
L’occasione che intreccia la vicenda umana e psicologica dei due protagonisti è la trattativa immobiliare intorno ad un appartamentino con vista sul mare affacciato sui tetti di Altana, un borgo immaginario su un’isola dell’arcipelago toscano.
Il primo, un veterinario affermato ma stanco della routine quotidiana, progetta di acquistarlo credendo dì dare così alla sua vita l’occasione di nuovi progetti.
Il secondo è sotto inchiesta per l’omicidio e l’occultamento del corpo della moglie, che egli sostiene si sia invece allontanata volontariamente: se ne vuole liberare perché legato a ricordi spiacevoli e per ricavarne il denaro che gli occorre per sostenere le spese legali.
In vista del compromesso per la compravendita, nel dipanarsi di vicende che porteranno il veterinario ad indagare sulla ricerca della donna scomparsa, si tratteggia il profilo dei protagonisti, ciascuno con una propria opposta storia d’amore, figure per molti aspetti antitetiche se pur accomunate dalla comune sofferenza che pervade l’esistenza, dove i valori e i perché sono smarriti.
"C’era un disegno, un perverso concatenarsi di fatti e situazioni in cui quel che era accaduto quella notte di due anni prima rappresentava il punto centrale della trama.
Superato quel punto c’è oggi un infittirsi di conseguenze, tutte dolorose, tutte più grandi di lui, che scelgono le ore notturne per fargli paura, per atterrirlo in sudori copiosi e ansie opprimenti.•
Emblematicamente il racconto è la metafora della scoperta e dell’incontro con l’alterità e di come, in un compromesso che si sviluppa dentro di noi, possano essere ritrovati motivi che danno senso alla vita.