Convenzionali
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Convenzionali

di Gabriele Ottaviani

Questo Lara non voleva capire, o forse non poteva capire, opponendo la sua dolce ostinazione, amandolo testardamente. Ma anche quando si incontravano per fare l’amore, consumato il sesso, restavano spesso ore vuote, che le loro parole non potevano riempire di sogni e progetti. Un amore che non ha parole è senza futuro. Un amore senza futuro è già finito. Questo aveva detto a Lara, chiedendole di porre fine alla loro storia. Questo le aveva detto con durezza, qualche giorno prima che Marina sparisse.

Compromesso con l’assassino, Mauro Colajacomo, Robin. Che l’amore è tutto è tutto ciò che ne sappiamo, recita un adagio ormai abusato tante volte, nei più vari contesti, è stato adoperato: eppure è sempre attuale, preciso, autentico, puntuale, veridico, azzeccato, anche in questo caso. Perché due sono le voci narranti in questa storia, e due, opposte, contrapposte, diverse ma simili in più di qualche tratto, le storie d’amore, niente affatto prive d’inquietanti zone d’ombra, che compongono il mosaico di questa vicenda intessuta con perizia: da un lato un veterinario oberato dal lavoro e da mille pressioni, dall’altro un uomo accusato d’aver ucciso e fatto svanire nel nulla il cadavere della moglie. E… da leggere.

 

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